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Il dizionario del dialetto di San Marco in Lamis

dizionarioBARI, Levante editori, 2006, Pag. 1.168, € 40,00 + s.p

Questo dizionario, frutto del lavoro di Michele e Grazia Galante, ha il merito di offrirsi non solo a una consultazione puntuale, e però occasionale, ma di invitarci anche a una lettura distesa e continua, gustosa e affascinante, in cui risuonano nette, precise, documentate, l'eco del passato e le voci del presente. Ai fratelli Grazia e Michele Galante è stato assegnato il prestigioso Premio di Letteratura dialettale ”Celano” 2008, in quanto autori del Dizionario di San Marco in Lamis, considerato dalla critica un’opera omnia tra le più ricche ed esaustive della Puglia, comprendendo esso non solo gli aspetti prettamente linguistici ed etimologici, ma l’essenza stessa della cultura di un popolo. Non per niente il volume ha visto l’imprimatur di due illustri critici, quali l’italianista Tullio De Mauro (già ministro della pubblica istruzione della Repubblica) e il letterato italo -americano Joseph Tusiani, figura di rilievo nel campo della letteratura italo-americana.

Contenuti dell'opera: 1.168 pagine + 32 fuori testo, 20.000 lemmi dialetto-italiano, 1.500 proverbi e filastrocche, 2.600 sinonimi e contrari, Numerose etimologie, 500 citazioni di autori dialettofoni, Migliaia di espressioni idiomatiche, 10.000 lemmi italiano-dialetto, 55 foto a colori, 24 foto in bianco/nero, 46 disegni, 60 tavole di nomenclatura comprendenti oltre 8.000 termini, Indicazioni grammaticali (pronuncia, plurali e femminili irregolari, flessioni verbali irregolari, categoria grammaticale di ogni lemma).

Le belle bandiere

bandiereSan Marco in Lamis: da paese di emigranti a comunità di dialogo.
Prefazione di Giuseppe Caldarola. Foggia, Leone Editrice 2002.

In questo libro Michele Galante ha raccolto alcuni scritti e discorsi degli anni in cui ha guidato il comune di San Marco in Lamis, ispirati per lo più al tema della pace, legata ai drammatici fatti della Bosnia, alla prospettiva e ai nuovi doveri europei. Altri testi sono, invece, dedicati al territorio, ai temi dello sviluppo, di una nuova agricoltura, di una visione moderna dell’opportunità turistica offerta dai beni naturali con una visione di sinistra riformista, europea, che opera nel territorio cercando nuove risposte a vecchie e recenti domande (Giuseppe Caldarola).

"Cari sammarchesi d’Australia...”

cariPrefazione di Joseph Tusiani. Post-fazione di Enzo Del Vecchio. San Marco in Lamis, Caputo Grafiche 2000.

Anche una visita a connazionali trasferiti oltre oceano può dar vita a un resoconto di cronaca che, comunque, può offrire spunti di ricerca e di riflessione per altri lavori e indagini demo- antropologiche: è stata questa l’esperienza scaturita dal viaggio a Melbourne in Australia da parte del Sindaco di S. Marco in Lamis, l’on. Michele Galante, che ha pubblicato il resoconto degli incontri ufficiali avuti in questa città dei canguri con gli emigrati sammarchesi e con le autorità. Ne è venuto fuori un ottimo opuscolo di scambio di idee e di confronti dal titolo "Cari sammarchesi d’Australia", ( Discorsi e immagini di un viaggio ) con Presentazione di Joseph Tusiani e la postfazione di Enzo Del Vecchio della Rai-Tre. Galante è stato il primo sindaco sammarchese che è andato di proposito a far visita ai sammarchesi trasferitisi in massa negli anni cinquanta in Australia. (Leonardo P. Aucello)

L’eccidio ignorato. San Marco in Lamis: 8 marzo 1905

eccidioPrefazione di Luigi  Masella. Modugno, Edizioni dal Sud 2000.

Tra i numerosi eccidi proletari che caratterizzarono una parte rilevante della storia politica e sociale di Capitanata e della Puglia agli inizi del Novecento, merita una maggiore conoscenza ed un più esteso approfondimento quello che avvenne a San Marco in Lamis l'8 marzo 1905.
Un avvenimento troppo a lungo rimasto in ombra, sul quale è stato steso un velo di silenzio e di reticenza dovuto certamente a difficoltà nel reperire materiale d'archivio, documenti e fonti di prima mano, ma anche ad una sottovalutazione ingiustificata che ne è stata fatta da più parti, quando addirittura non è stato trascurato e ignorato.
Con questo lavoro intendiamo portare alla luce un'importante pagina di storia del periodo giolittiano in un'area periferica del Mezzogiorno rifuggendo da una impostazione localistica e cercando di cogliere i nessi e i rapporti tra questa parte del Mezzogiorno interno e il processo di trasformazione economico-sociale in atto nel resto della penisola.
San Marco in Lamis non era estranea ai movimenti politici e ai mutamenti economici che si andavano sviluppando agli inizi del secolo. La sua storia non può essere separata dalla più complessa vicenda politica e sociale meridionale e nazionale.
L'eccidio di San Marco in Lamis, localmente conosciuto come lo sciopero della gabella, è uno spaccato della società meridionale rurale, dello scontro sociale e politico che si combatteva all'inizio del secolo in Capitanata e in Puglia tra galantuomini e proletari e delle particolari contraddittorie forme che il movimento di lotta assunse nel corso degli anni.

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Proverbi

  • Ogne recchézza dalla tèrra viène, ogne allegrézza dallu còre viène.
    image Ogni ricchezza viene dalla terra, ogni gioia viene dal cuore.
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