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Piccolo dizionario dialettale

piccolo dizionario"Siamo gli alunni della II A, una classe a tempo prolungato. Quest’anno l’insegnante di Lettere, prof.ssa Grazia Galante, ci ha proposto di fare un piccolo dizionario del nostro dialetto. Ci siamo messi subito all’opera. Ci siamo recati nella “Tèrra vécchia”, che è il quartiere più antico del nostro Paese, per cercare tra le persone anziane il maggior numero possibile di parole, ma soprattutto quelle ormai non più usate, più originali. Tutti ci hanno aiutati molto volentieri. L’idea che le parole dette da loro dovevano servire per fare un piccolo dizionario sannicandrese, sembrava che li facesse sentire più importanti.
Abbiamo raccolto un migliaio di vocaboli e ce ne sono tanti altri ancora da recuperare, questo vuol dire che il nostro dialetto è ricco dal punto di vista lessicale.
Nell’ora di compresenza di Lettere ed Educazione Artistica abbiamo illustrato alcuni vocaboli per rendere più bello il nostro lavoro.
La ricerca è stata utile e interessante perché abbiamo imparato nuovi termini dialettali e italiani e abbiamo fatto un’utile esercitazione linguistica quando traducevamo.
Attraverso questa ricerca noi vogliamo dare un aiuto ai forestieri che vivono nel nostro Paese e che spesso non capiscono ciò che noi diciamo. Per mezzo di questo lavoro noi abbiamo recuperato per sempre alcuni vocaboli che erano rimasti solo nella memoria di alcune persone anziane... “
Dalla Presentazione della classe II A dell’a.s. 1987-88

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C'era una volta...

mestieriC’era una volta u metetore, u metajole, u sanapijatte, u lattare, u cardalana, u cavamonte, u carrettére ecc. Questi sono gli argomenti trattati in questo ciclostilato.

“La ricerca... ci ha fatto capire che fino agli anni ’50-60 a Sannicandro Garganico l’attività prevalente era l’agricoltura, ma anche l’artigianato era molto fiorente. Il boom industriale ha fatto diminuire il numero delle persone che svolgevano un’attività artigianale o agricola poiché le macchine hanno preso il sopravvento.

Abbiamo scoperto che prima il lavoro era molto più faticoso di oggi per questo c’era bisogno di molta forza fisica, però durante il lavoro c’era molta più spensieratezza, allegria. L’operaio, pure se guadagnava poco, lavorava in un ambiente salubre e aveva anche delle soddisfazioni poiché quasi ogni lavoro era creativo...”

Dalla Presentazione della classe III G

Questa ricerca ha avuto il primo premio (settore letteratura) nel concorso regionale organizzato dall’AGIMUS di Sannicandro Garganico.

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La cultura contadina nei proverbi

i proverbiScuola Media Statale "D'Alessandro" di Sannicandro Garganico anni scolastici di insegnamento 1981 - 1994

Era l’anno 1984/85 quando venne istituito il Tempo Prolungato nella scuola media. Scelsi quel tempo scuola perché mi sembrava più stimolante. Poiché il Tempo Prolungato prevedeva delle ore di compresenza, bisognava programmare come utilizzare quelle ore in più. Su suggerimento del maggiore linguista italiano Tullio De Mauro, decisi di fare con i miei alunni una ricerca sui proverbi di quel comune. Ne furono recuperati oltre cinquecento che poi furono raccolti nel presente ciclostilato.

La ricerca, partita come attività didattica ed in modo estemporaneo, alla fine si rivelò una miniera di notizie e di dati sulle abitudini e sui modi di dire della vecchia comunità contadina. Andando avanti mi resi conto che una parte di quei proverbi per la vicinanza e per una certa comunanza culturale, la si trovava anche nel dialetto sammarchese.

Nacque in me non solo una più intensa curiosità, ma anche una qual specie di obbligo morale ed intellettuale: quello di riportare alla luce e conservare un trascurato, ma vasto e significativo patrimonio di cultura che la forza demolitrice del tempo e lo sviluppo delle nuove tecnologie della comunicazione erano sul punto di seppellire, considerato che la forza della tradizione orale non riesce più ad arginare i mutamenti tumultuosi che investono anche culture e società periferiche o chiuse.

Nacque così la mia prima pubblicazione intitolata I proverbi popolari di San Marco in Lamis.

“La cultura contadina nei proverbi” è stato il primo classificato per il settore letteratura al concorso regionale indetto dall’AGIMUS di Sannicandro Garganico nell’anno 1987.

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La II E racconta...

lucauteScuola Media Statale "N. D'Apolito" di Cagnano Varano anni scolastici di insegnamento 1977 - 1981
Questo è stato il primo lavoro fatto con i miei alunni. Ha fatto da cavia la classe II E della Scuola Media Statale “Nicola D’Apolito” di Cagnano Varano dell’anno scolastico 1978-79. Gli alunni, dopo aver parlato del loro paese e della loro scuola, si sono impegnati nel ricercare alcuni detti e proverbi, quali erano le superstizioni, le credenze e le usanze del popolo cagnanese. Inoltre si sono dati da fare nel ricercare le tradizioni nell’alimentazione del loro Paese. Non sono molte le cose recuperate, ma questo lavoro servì per rendere protagonisti anche gli ultimi della classe.

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Proverbi

  • Ogne recchézza dalla tèrra viène, ogne allegrézza dallu còre viène.
    image Ogni ricchezza viene dalla terra, ogni gioia viene dal cuore.
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