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La religiosità popolare di San Marco in Lamis "Li cose de Ddì"

religiositapopolarePresentazione di Anna Maria Tripputi - BARI, Malagrinò, 2001, € 15,00 + s.p.

Il volume di Grazia Galante sulla religiosità popolare di San Marco in Lamis è un viaggio nella memoria collettiva alla riscoperta di questa cultura religiosa, ma è anche un atto d'amore verso un patrimonio estremamente fragile e labile, volatile come pochi altri, affidato in prevalenza alla tradizione orale, che va tutelato e salvaguardato; come va tutelata e salvaguardata la lingua in cui questo patrimonio si esprime: il dialetto, lingua madre per eccellenza che spesso ha una pregnanza più sottile e profonda della lingua italiana. Il volume parte dal quotidiano per esemplificare, attraverso il ciclo dell'anno, scandito dalle grandi feste religiose, dai pellegrinaggi e dalle feste locali, le forme e gli aspetti della religiosità popolare in un centro garganico ricco di storia e di tradizioni, in profonda evoluzione ma tuttora profondamente segnato da una dimensione religiosa corposa, vuoi per la vicinanza e quasi l'appartenenza ad una delle più importanti stationes della strata peregrinorum, il convento di San Matteo, vuoi per l'influenza esercitata dall'opera dei frati del santuario della Madonna di Stignano e dei numerosi altri santuari sparsi in zona.

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  • Ogne recchézza dalla tèrra viène, ogne allegrézza dallu còre viène.
    image Ogni ricchezza viene dalla terra, ogni gioia viene dal cuore.
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