Il gargano in tavola

gargano in tavola

Il gargano in tavola
Introduzione di Guido Pensato
Bari, Levante editori 2018, p. 466, € 35.00 + s. p.

“Circa mille ricette raccoglie qui Grazia Galante, attraverso la rete di informatori che hanno coperto tutto il promontorio del Gargano: uno dei luoghi più straordinari della straordinaria storia italiana. Ma altre fonti hanno alimentato la ricerca e la compilazione di questo lavoro, che è anche un repertorio di fonti e di storie che ruotano intorno alla cucina: da quelle demo-antropologiche a quelle sociali, narrative e poetiche. Un ricettario, quindi, e molto di più: il ritratto di un territorio dalla storia infinita, permeata di una religiosità ancestrale, che affonda le radici nella preistoria e le prolunga nell’attualità permanente dei pellegrinaggi, dei riti, delle celebrazioni e della devozione contemporanea: dalla Grotta dell’Angelo a San Pio. Una religiosità che si salda con la religione civile della natura e dell’ambiente, “consacrati” nel Parco Nazionale del Gargano. Un legame permanente - quello tra uomo, ambienti naturali, animali, pascoli, boschi, laghi, mari, coste, foreste, grotte - che ha scritto la storia economica e sociale del luogo, attraverso le dinamiche della Transumanza e della Dogana della mena delle pecore e la complessità e la varietà di produzioni che, riconosciute come eccellenze italiane e frutto di tecniche di lavorazione tradizionali consolidate e rinnovate, sono giunte fino ai nostri giomi,e sulle tavole di consumatori e buongustai. Il tempo, quindi, e i microclimi diversi e preziosi; il lavoro di contadini e artigiani della trasformazione e della ristorazione, eredi del “saper fare” delle donne e delle famiglie: tutto questo ha lasciato tracce sotterranee e visibili nelle pagine della studiosa del territorio e della sua cultura materiale. Chi leggerà scoprirà e condividerà sapori antichi, capaci di alimentare ed esaltare la creatività dei nuovi gourmet domestici e dei giovani cuochi di uno dei luoghi mitici del turismo internazionale; dei sapori della sua cucina, della sua cultura, delle sue bellezze: della sua storia affascinante.“

 

Guido Pensato

 

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